Workshop "Tecnica dell'acquerello drybrush"

docente: Ottorino De Lucchi

INFORMAZIONI

DATE:
– sabato 22 marzo
– sabato 29 marzo
– sabato 5 aprile 
ORARIO: dalle 10 alle 14
PREZZO: 240 euro
NUMERO ISCRITTI (min/max): 6-12

PROGRAMMA

Il drybrush, ovvero “l’acquerello a pennello asciutto” è una tecnica artistica non convenzionale. Crea effetti pittorici unici che non si possono ottenere con altri metodi. Richiede pratica e abilità, oltre a una buona dose di pazienza, perseveranza e propensione alla sperimentazione. I dipinti a pennello asciutto sono più durevoli dei dipinti a olio poiché il legante (gomma arabica) si asciuga senza trasformazioni chimiche e consente di ottenere effetti di maggiore brillantezza: i dipinti presentano colori più vividi, una maggiore saturazione e, in generale, un migliore contrasto tra luci e ombre.

I partecipanti saranno invitati a proseguire il lavoro a casa (con supervisione a distanza).

LISTA MATERIALI

I materiali sono forniti dal docente.

Ottorino De Lucchi
Nato a Ferrara, l’8 novembre 1951. Durante la vita ha sempre svolto attività artistica intercalandola con la professione di chimico universitario, soprattutto durante i lunghi periodi all’estero o al di fuori della famiglia. Ha approfondito la conoscenza dei materiali delle tecniche pittoriche che insegna all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel Corso di Laurea in Conservazione e Restauro. Durante la permanenza negli Stati Uniti ha potuto visitare e osservare da vicino l’opera di A. Wyeth, appassionandosi alla tecnica e al virtuosismo dei suoi dipinti definiti come “dry brush”. Senza ulteriori informazioni, ha iniziato una serie di sperimentazioni che hanno portato allo sviluppo indipendente di una tecnica del tutto originale sia nell’esecuzione che nei soggetti. La tecnica prevede l’uso della pittura ad acquerello, dove il rapporto pigmento-legante è ottimale sia per quanto riguarda la trasparenza che la vivacità e la luminosità dei colori. La tramatura pittorica ottenuta utilizzando indistintamente pennelli, carta e tessuti è particolarmente adatta a descrivere la superficie di nature morte, figure e paesaggi. Le velature e le applicazioni di colore ottenute sia direttamente che attraverso attente rimozioni di colore permettono risultati non ottenibili con altre tecniche pittoriche. I risultati particolarmente rilevanti per contrasto e luminosità hanno sorpreso molti cultori sia italiani che stranieri tanto che è stato più volte invitato a illustrare la tecnica in accademie e in istituti d’arte.