I 260 anni dell’Accademia Cignaroli

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1 febbraio 2024

Giovedì 8 febbraio alle ore 17 prende avvio il ciclo di incontri organizzati dall’Accademia Cignaroli per celebrare i 260 anni di storia. Si tratta di una serie di cinque appuntamenti in programma da febbraio ad aprile nella sede della Società letteraria, alla presenza di vari relatori invitati ad approfondire argomenti che spaziano dall’arte antica alle esperienze astratte del XX secolo affrontando anche le iniziative promosse da alcune accademie nazionali.

Il primo incontro sarà introdotto dalla presentazione delle nuove acquisizioni, effettuate dall’antica istituzione negli ultimi due anni.
Si tratta del dipinto di Carlo Canella Studio notturno dal vero nell’Accademia di Belle Arti di Verona, riferibile al 1827, un raro e prezioso documento eseguito in una delle prime sedi dell’Accademia veronese, dove appaino ben visibili il busto marmoreo di Giambettino Cignaroli, opera di Diomiro e Gaetano Cignaroli, e l’iconoteca composta da circa un centinaio di ritratti di pittori veronesi.

Carlo Canella Studio notturno dal vero nell’Accademia di Belle Arti di Verona, 1827 ca. Accademia Giambettino Cignaroli e Scuola Brenzoni di Pittura e Scultura, Verona

Ad esso si affianca la grande tela di Ercole Calvi Paesaggio con Garibaldini del 1871, frutto della recente donazione congiunta da parte degli ultimi due presidenti dell’Accademia Cignaroli, Stefano Dorio e Laura Lorenzoni, evento che vuole segnare, non solo simbolicamente, la volontà di invertire la triste tendenza dell’accademia stessa, invalsa in passato, a disperdere il proprio patrimonio, e il proposito di voler restituire prestigio a una collezione, un tempo ricca per numero e qualità di beni. Il dipinto di Calvi, uno dei primi documenti dell’intervento delle camicie rosse garibaldine nella seconda guerra d’indipendenza italiana, è stato per la prima volta documentato dalla rivista Aldèbaran, edita dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.

I numerosi contenuti inediti della pubblicazione, che spaziano dai mosaici di epoca romana alla figura di Giulio Aristide Sartorio nell’inusuale veste di artista letterato, saranno argomento dell’intervento di Angelo Mazza, già docente all’Università di Parma, studioso di pittura emiliana dal Cinquecento al Settecento, nonché Ispettore onorario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Ercole Calvi Paesaggio con Garibaldini, 1871 Accademia Giambettino Cignaroli e Scuola Brenzoni di Pittura e Scultura, Verona

Nell’incontro successivo del 20 febbraio Sergio Marinelli presenterà il volume dedicato alla prospettiva significante, ovvero al tema della rappresentazione geometrica dello spazio da cui è scaturita una vera e propria rivoluzione nella percezione fenomenologica del reale e nella valenza concettuale delle sue varie componenti.

Il 15 marzo Paolo Bolpagni illustrerà risvolti poco noti di una personalità cruciale della pittura del XX secolo, Vasilij Kandinskij, padre della pittura senza oggetto, oggetto di una mostra che ampio successo ha riscosso nel 2022 in Palazzo Roverella a Rovigo grazie a una selezione di ottanta capolavori provenienti in parte dai musei russi.

Venerdì 5 aprile Gianni Dessì, già presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, interverrà per proporre alcune riflessioni sul Progetto Accademia, nell’ambito di una panoramica sul fitto calendario di iniziative di un’istituzione impegnata nel promuovere convegni e conferenze, giornate di studio e pubblicazioni, in dialogo diretto con la Presidenza della Repubblica.

Lunedì 22 aprile Riccardo Caldura, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, avrà il compito di illustrare l’intensa attività legata a iniziative espositive ed editoriali promosse dall’istituzione veneziana, anche nell’ottica di sostenere giovani talenti impegnati nell’indagare con soluzioni innovative materie di studio legate alle svariate discipline nel campo delle arti figurative, digitali e scenografiche, con un’attenzione al dialogo con istituzioni nazionali come la Quadriennale di Roma o la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

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